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giovedì 20 ottobre 2016

Body scan per bambini: esplorare il corpo per entrare ancora di più in contatto con le emozioni


Body scan per bambini - dott. Lucia Gava


Spesso non ci rendiamo conto di quanto il nostro corpo costantemente comunichi o cerchi di comunicare con noi. Normalmente siamo concentrati a prestare attenzione a tutto quello che accade nella nostra mente: i nostri pensieri, ricordi, desideri, aspettative…

I pensieri e soprattutto le emozioni sono inestricabilmente presenti nel nostro corpo


Ci dimentichiamo che mente e corpo sono uniti e così come la nostra mente comunica al nostro corpo, il nostro corpo comunica alla nostra mente. I pensieri e soprattutto le emozioni sono inestricabilmente presenti nel nostro corpo. Una contrattura alle spalle, un bruciore di stomaco, ma anche semplicemente la sensazione di sazietà o di vuoto possono essere segnali del nostro mondo emotivo.

I bambini entrano più facilmente in contatto con il proprio corpo. Sono fondamentalmente “corporali”. Imparano a conoscere il mondo attraverso il loro corpo, le loro sensazioni fisiche, il loro movimento nello spazio. Crescendo questo contatto intimo con il corpo si affievolisce.

La perdita di contatto con il proprio corpo comporta una più difficile presa di consapevolezza di ciò che sta realmente accadendo dentro di noi. Osservare con consapevolezza il mio corpo mi permette, ad esempio, di conoscere e di riconoscere l’ansia appena inizia a nascere e a crescere dentro di me; così potrò iniziare a gestirla quando è ancora agli albori, prima che prenda possesso di me e delle mie reazioni.

Il body scan è una meditazione molto potente per riprendere contatto con il corpo (Kabt-Zinn, 1994). Si esegue da sdraiati, spostando l’attenzione alle varie parti del corpo. Osservando minuziosamente il corpo, con questa tecnica si entra in contatto con ogni parte di sé.
Inoltre, mantenendo la concentrazione e l’attenzione focalizzata per un certo tempo sulle parti del mio corpo, questa tecnica contribuisce a sviluppare concentrazione e flessibilità dell’attenzione.


Buon ascolto!